Cari amici di Sangat,
Dopo l’articolo della scorsa settimana sul Vinyasa Yoga, oggi ci piacerebbe parlarvi dei 7 Chakra, i centri vitali che ci vengono spiegati dalla filosofia orientale e che sono strettamente interconnessi con la nostra pratica dello Yoga.
Il termine “Chakra” è inteso letteralmente come una ruota che gira, un centro di energia presente nel nostro corpo che può essere ben funzionante oppure bloccato, scarico o appesantito.
Per il pensiero Occidentale, il concetto dei Chakra potrebbe essere visto come un assunto puramente astratto, poiché non abbiamo una collocazione visibile di dove si trovino questi centri di energia, eppure i più recenti studi di carattere olistico, in cui includiamo anche ricerche in ambito psicologico, stanno integrando sempre di più i Chakra nel nostro sistema di analisi della persona.
Ciò che desideriamo fare in questo articolo non è convincervi o meno della loro presenza, quando raccontarvi che cosa può fare la nostra attenzione rivolta ai Chakra per il benessere psicofisico.
I Chakra più conosciuti nel nostro corpo sono 7, distribuiti lungo tutta la colonna vertebrale a partire dalla zona del perineo/osso sacro per terminare sulla sommità dal capo, più o meno dove da piccoli avevamo la fontanella.
Ognuno di loro ha una sua propria funzione e mantenerne l’equilibrio ci garantisce un corretto funzionamento sia a livello psichico, sia a livello fisico.
Partendo dalla base, dal Primo Chakra, attraverso lo Yoga, abbiamo modo di stimolare e riequilibrare i centri di energia nel nostro corpo, per aiutare il Chakra stesso a non ristagnare e ad essere un’efficiente ruota che si alimenta sempre con nuova energia.
Praticare Yoga portando attenzione a quali posizioni possono aiutare l’equilibrio dei vari Chakra ci darà modo di scoprire u
n nuovo mondo, per cui la lezione assumerà un valore ancora maggiore.
Ovviamente, ogni posizione, in base ai punti che va a stimolare, avrà un impatto su uno o più Chakra differenti ed è estremamente entusiasmante sperimentare questo tipo di lavoro durante la nostra lezione.
Andiamo ad esempio a immaginare (e perché no, anche a fare proprio ora) una delle posizioni più usate per lavorare sul primo Chakra e sul radicamento al nostro corpo: Il Guerriero 2
Apriamo le nostre gambe e il nostro bacino, pieghiamo a 90 gradi il ginocchio della gamba destra, mentre la gamba sinistra resta tesa, apriamo le nostre braccia e volgiamo il nostro sguardo a destra.
Sentiamo il nostro corpo che viene sorretto dal contatto delle gambe con il pavimento e della loro forza. Percepiamo come il nostro tronco riceva energia proprio dalla stabilità delle gambe. In questa Asana andiamo a riconnetterci con la nostra forza materiale che ci accompagna verso la concretizzazione di ciò che desideriamo.
Oppure, possiamo immaginare la posizione del Cobra che ci accompagna nell’apertura del nostro cuore e del Quarto Chakra, grazie al forte sostegno della nostra schiena, delle spalle, delle braccia che consentono proprio al Chakra nel nostro petto di riprendere a girare nel giusto modo.
Gli esempi possono essere infiniti, ma questi due sono stati piccoli accenni per aiutarvi a capire quante infinite possibilità ci sono in una pratica che tenga in considerazione la presenza dei Chakra.
Tuttavia, anche quando non ci pensiamo, il semplice praticare come siamo soliti fare avrà sempre e comunque un effetto benefico sul nostro corpo e sulla nostra mente, perché andrà a stimolare le parti del nostro organismo, in base alle posizioni scelte, e ci aiuteranno a lavorare su noi stessi.
Chi volesse approfondire come lavorare sui Chakra, ottenendo immensi benefici psicofisici, può prenotare le nostre lezioni online e in presenza scrivendoci al numero 3403884667 o alla mail info@sangat.it.