Cari Amici di Sangat,
La scorsa settimana abbiamo parlato dell’elemento Acqua e dello Yoga, oggi parliamo invece del Fuoco Interiore e di come possiamo ricaricarlo durante la pratica.
Facciamo chiarezza quindi su cosa sia Fuoco per noi: parliamo di energia in movimento, che può tradursi con grande carica, azione costante, capacità di concentrazione, emozioni forti come rabbia , gelosia, passione.
Il Fuoco Interiore è tutto ciò che ci fa sentire attivi, sia nel bene, sia nel male ed è la forza a cui attingiamo, ad esempio, quando dobbiamo alzarci la mattina per mettere in atto la nostra giornata, oppure quando dobbiamo imprimere uno sforzo per realizzare qualcosa.
È la nostra benzina, per così dire, la carica che mette in moto tutto il nostro sistema vitale.
Sicuramente vi sarà capitato sia di sentirvi energici, sia di sentirvi stanchi e spossati. In quest’ultimo caso, molto probabilmente, il rapporto con il Fuoco Interiore può migliorare e la stanchezza è la spia luminosa che ci suggerisce di riposare, affinché la Fiamma non si spenga del tutto e noi non andiamo in esaurimento.
“Finché c’è vita, c’è speranza” si usa dire. Possiamo abituarci a immaginare che la nostra forza vitale sia una Fiamma da tenere accesa.
Certe volte è fioca, altre invece è molto sviluppata e luminosa, in grado di generare molto calore.
Non è semplice prenderci cura del Fuoco Interiore, perché esso, per sua Natura, è indomabile e non può essere plasmato, ma ciò che possiamo fare è alimentarlo in modo equilibrato, sapendo però che potrebbe stravolgere i nostri piani ordinati.
In cosa lo Yoga può aiutarci per questo?
Lo Yoga ci aiuta innanzitutto ad accettare questo aspetto di noi, ci permette di sentire il calore che ci abita e di andarci d’accordo.
Forse vi sarà capitato di avere una reazione eccessiva di fronte a una situazione e perdere la pazienza, e magari vi potreste essere sentiti in colpa perché nella vostra reazione potreste aver ferito qualcuno o distrutto qualcosa.
Generalmente questo eccesso capita perché non permettiamo con regolarità al nostro Fuoco di emergere. Lo teniamo imprigionato in una campana di vetro, fingendo che non faccia parte di noi.
Con la pratica regolare di Yoga, quello che facciamo è permettere alla nostra energia di Fuoco di liberarsi quotidianamente e di circolare all’interno del nostro sistema per autoricaricarci, così come di fluire verso l’esterno per riscaldare anche gli altri.
Alcune Asana più di altre stimolano la nostra energia in tal senso, come ad esempio i guerrieri e le pose che lavorano sul nostro plesso solare.
Ma non sono solo le pose a stimolare il Fuoco Interiore, quanto anche la concentrazione che dosiamo durante tutta la pratica.
Se impariamo a gestire la nostra energia, dall’inizio alla fine della lezione, senza arrivare stanchi al rilassamento, sarà un grande traguardo e sapremo di avere un ottimo rapporto con il nostro fuoco interno.
Viceversa, ciò che ci serve è solo la comprensione di come siamo e la volontà di migliorare. Yoga, in fondo, è proprio questo: accettazione e volontà di crescere.
Vi aspettiamo per lavorarci insieme tutti i giorni su www.yoga-sangat.it.
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